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Figurine e concorsi MIRA LANZA
All'estero

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La Mira Lanza degli anni '20 e '30
 
Gli anni '20 e '30 sono caratterizzati da un'espansione a tutto il mercato italiano. Centri di stoccaggio e distribuzione saponi per bucato e per toilette sono aperti in tutt'Italia. La produzione ha luogo a Mira, a Genova-Rivarolo, a Roma Ostiense, a Torino e a Napoli. Come si puo' leggere nella pagina precedente, la Mira Lanza, gestita dall'Ing. Rocco Piaggio, era l'azienda italiana leader nelle candele e nei lumini con marchi celebri come Marca M, 99S, Corona, Roma, Eridano, Loreto, Oropa, Pompei, Oceano, Mira, e altri ancora.  Qui sopra ho allegato una figurina degli anni '50 che mostra come le candele Roma e Eridano fossero ancora commercializzate con successo nei decenni seguenti.
Nei saponi la Mira Lanza era l'azienda leader in Italia, con i marchi III per bucato, VEKSO pasta per lavare e sgrassare gli oggetti di uso domestico, VEK tubetti per i meccanici e i tintori, MILA sapone in scaglie per indumenti fini. Fine anni '20 la Mira Lanza dava lavoro a 158 impiegati e oltre 1200 operai nei suoi 5 stabilimenti. L'espansione é favorita dalla stabilizzazione del corso della lira negli anni '30 e dalla sospensione dei conflitti sindacali che avevano segnato gli anni '20.
 
La Mira Lanza nella 2a guerra mondiale
 
I rifornimenti di materie prime dall'estero sono resi problematici dalle sanzioni contro l'Italia dal 1935, e a partire dall'inizio della guerra il governo impone una riduzione del contenuto di grassi nella produzione del sapone. Durante la guerra chiuderanno gli stabilimenti di Torino, Napoli e Cornigliano (GE) ; la chiusura si rivelerą poi definitiva dopo la guerra.
Pero' ci sono anche risvolti positivi. Gli stabilimenti di Mira e Rivarolo  sono potenziati : nel 1940 entrano in servizio delle modellatrici a due stampi (prima il sapone era tagliato a pezzi e inserito manualmente in cassette di legno) e nel '41 , spinta dalla carenze di materie prime tradizionali, la Mira Lanza comincia le ricerche per produrre il sapone in polvere MIRAL : ci si avvicina al detersivo sintetico moderno in polvere, e la ricerca e sviluppo diventa una funzione chiave nella Mira Lanza. Ancora nel '42 la produzione é aumentata nello stabilimento di Mira, che ospita anche la sede centrale, trasferita temporaneamente da Genova per cause belliche (bombardamento nel '42).
D'ogni modo nonostante questi risvolti positivi, la 2a guerra mondiale finisce per creare dei problemi di coordinazione tra fabbriche e sezioni vendite sul territorio. La natura non prioritaria della produzione della Mira Lanza in periodo di guerra é all'origine di questi problemi. Questi sono pero' comuni a tutte le societą produttrici di saponi e candele, oltre 3000 all'epoca. 
 
Chi erano i concorrenti della Mira Lanza ? 
 
Grossisti e dettaglianti avevano all'epoca una certa scelta tra le migliaia di marchi quasi esclusivamente italiani (alcuni paiono sui Sole 24ore degli anni '20 disponbili in microfilm alla biblioteca Sormani di Milano), molti dei quali scomparsi entro la fine degli anni '40.
Le prime multinazionali appaiono nel '27 (sapone Palmolive importato, e poi prodotto da terzi - tra i quali la stessa Mira Lanza nello stabilimento di Rivarolo !! - negli anni '30 in Italia), e nel '33 (la "societą italiana Persil" a Lomazzo-Como, che diventerą Henkel Spa solo nel '65) e la Lever italiana con il marchio Lux.
La concorrenza é quindi molto frammentata e debole rispetto alla Mira Lanza, con qualche rara eccezione italiana come le Saponerie Panigal (per essere precisi, Malmussi & Grandini fondata nel 1867, poi Malmussi & Gentili fabbrica di candele steariche e saponi, poi SAV nel 1934 e infine Saponerie Italiane Panigal solo nel 1966). Si potrebbe anche ricordare il marchio storico Scala, nato nel Lazio nel lontano 1890. Ma nessun concorrente italiano puo' competere per dimensioni e copertura del mercato con la Mira Lanza. 
 
Situazione finanziaria della Mira Lanza
 
La continua espansione della Mira Lanza richiede capitali in continuazione, e la fine degli anni '20 e gli anni '30 sono quelli della Grande Depressione... la presenza in Borsa a Milano della Miralanza Saponi & Candele non é quindi sufficiente per attingere ai capitali necessari. Entra in gioco quindi la Banca Commerciale (oggi Banca Intesa), che subentra nel capitale della Mira Lanza e mette il suo amministratore delegato Toeplitz come presidente della Mira Lanza stessa dal 1927 al 1934. Informazioni sono disponibili negli archivi della Banca Intesa, fra le carte di Ferdinando Adamoli dell'Ufficio Tecnico e Finanziario degli anni '30 della Comit. Dopo la separazione imposta dalla legge italiana tra banche e societą d'investimento industriale, la partecipazione della Comit passa alla Sofindit, che poi sarebbe confluita dell'IRI.
E' solo nel dopoguerra che il capitale ripassa interamente agli eredi della famiglia fondatrice Piaggio, ancora Rocco Piaggio fino al '52, poi Andrea Maria Piaggio.

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La seconda guerra mondiale arreco' danni notevoli all'industria dei saponi. Mancavano le materie prime per la produzione, il consumo era razionato (vedere la carta annonaria allegata), le filiali e le fabbriche Mira Lanza nelle varie cittą italiane non potevano piu' comunicare tra loro siccome le linee telefoniche interurbane erano riservate alle industrie "prioritarie" per lo sforzo bellico.

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